L’avvento delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha obbligato numerose organizzazioni (97% delle grandi imprese, il 94% delle pubbliche amministrazioni italiane e il 58% delle PM secondo l’Osservatorio Smart-Working del Politecnico di Milano) ad attrezzarsi per consentire ai propri dipendenti di lavorare dalle proprie abitazioni (smart-working). In proposito, ad oggi si stima che siano circa 7 milioni le persone occupate in smart-working sul territorio nazionale.
Per la maggior parte di queste, il passaggio verso il lavoro da remoto è avvenuto in modo improvviso e caotico. È noto che tale modalità di lavoro abbia un impatto sul benessere dei lavoratori e sulla loro vita lavorativa e familiare.
L’indagine “Lavoro da remoto e conciliazione lavoro-famiglia" su iniziativa di Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità della Provincia Autonoma di Trento, condotta dalla Fondazione Franco Demarchi e dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive (Laboratorio we.be.wo) dell’Università di Trento, si pone l’obiettivo di analizzare i processi che legano le caratteristiche dello smart working, la conciliazione vita-lavoro, il benessere delle persone e la produttività delle organizzazioni.
Sito web
Lavoro da remoto e conciliazione
Team di lavoro
Alba Civilleri
Collaborazioni esterne
Lorenzo Avanzi
Michela Vignoli
Altri enti coinvolti
Agenzia per la coesione sociale della Provincia Autonoma di Trento
Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento (Laboratorio we.be.wo)
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