Ieri pomeriggio, al Teatro Sociale di Trento, si è conclusa l'iniziativa “Conosciamo autonomia” promossa dal Consiglio Provinciale per sensibilizzare la comunità sull'importanza dell'autonomia. L'evento ha visto la partecipazione di 600 iscritti all'Università della Terza Età e del Tempo Disponibile, chiudendo una tre giorni che ha coinvolto anche scuole elementari e superiori. 

Oltre 70 sedi di Uted, rappresentanti l'intero territorio trentino, hanno partecipato all’incontro, durante il quale è stata presentata un’attività progettata specificamente per loro, che verrà proposta nelle sedi Uted a partire dall'autunno prossimo in collaborazione con la Fondazione Demarchi.

Il Presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini, ha aperto l'evento, spiegando che l'obiettivo del progetto #conosciAmoautonomia è promuovere occasioni per approfondire e favorire la conoscenza dell'autonomia trentina, portando questi temi anche al di fuori delle istituzioni. Ha illustrato il funzionamento dell’assemblea legislativa, il processo legislativo e gli strumenti a disposizione dei consiglieri per svolgere la loro attività politica. La vicepresidente del Consiglio, Mariachiara Franzoia, ha spiegato le regole dei rapporti tra maggioranza e minoranza, rispettando le persone e le opinioni politiche, e ha discusso l’evoluzione del ruolo della donna in politica. L’assessore alla promozione della conoscenza dell’autonomia Simone Marchiori ha illustrato gli impegni dell’esecutivo e le competenze speciali legate alla promozione dell’autonomia, sottolineando che essa è uno strumento prezioso che va preservato con impegno civico.

Federico Samaden, presidente della Fondazione Demarchi, ha fatto un intervento parallelo tra l’autonomia e l’educazione dei giovani, evidenziando come le caratteristiche dell’autonomia, come la collaborazione e la responsabilità, siano fondamentali anche nel crescere e preservare il nostro territorio.

Bruno Zorzi, giornalista e appassionato di storia, ha guidato il pubblico attraverso un viaggio nella storia socio-economica dell’autonomia, arricchito da fotografie e video della Fondazione museo storico. La narrazione ha ripercorso le tappe dell’autogoverno trentino, dal movimento dell’Asar fino alla storica stretta di mano tra Degasperi e Gruber a Parigi il 5 settembre 1946. Zorzi ha ricordato il difficile periodo dell’agricoltura di sussistenza e dell’emigrazione in Sudamerica, fino alla ricostruzione amministrativa e allo sviluppo di una moderna società dei servizi.

Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico, ha approfondito il secondo Statuto di autonomia del 1972 e ha riflettuto sul valore dell’autonomia, segnalando un preoccupante indebolimento della cultura autonomistica, che oggi è spesso associata solo alle risorse economiche. Ha sottolineato l'importanza di guardare anche al Nord Europa per trovare modelli di riferimento.

L’attrice Loredana Cont ha concluso l’evento con una divertente performance nei panni della “signora Autonomia da Trent”, riflettendo ironicamente sulla capacità dei trentini di autogovernarsi e sulle peculiarità trentine che giustificano l’autonomia.

La serata si è conclusa con l’esibizione del coro dell’Uted, che ha coinvolto il pubblico con l’inno al Trentino.